Archivi

PostHeaderIcon un sentimento che unisce

Difficile aggiungere qualcosa a quanto già sentito o scritto sulla drammatica scomparsa di Davide Astori, figlio, compagno, padre e, per ultimo, Capitano della Fiorentina. Sulla persona, sull’uomo parlano le innumerevoli testimonianze di tutti coloro che lo conoscevano, direttamente o indirettamente, a dimostrazione che cio’ che Davide ha seminato intorno a se’ nella sua troppo breve storia di vita e’ veramente qualcosa di straordinario. Ed ancora piu’ straordinario e’ il fatto che lo abbia fatto nel modo piu’ naturale del mondo, senza mai apparire sulla ribalta della scena, come accade spesso ai personaggi famosi.

L’esplosione di sentimenti, di belle parole che scorrono come fiumi  in piena stanno a dimostrare che Davide era e rimarrà un grande.

Quello che ci sentiamo  di condividere, nel piccolo cosmo della nostra esperienza di gruppo che fa calcio,  sono le sensazioni, le emozioni che possono aver provato i suoi compagni di squadra, il suo allenatore, chi gravita nello spogliatoi in genere.

Quello che si vive dentro uno spogliatoi di calcio e’ un po’ uguale dappertutto, si fanno piu’ o meno le stesse cose, le stesse battute, ci si frequenta e ci si prende in giro cementando dei rapporti di amicizia, di fratellanza, di gruppo che assomigliano ad una famiglia allargata; ed all’interno di questa famiglia si riconoscono subito le persone che hanno carisma, che portano positività,  che attirano il rispetto di tutti senza che questo sia imposto da nessuno, avviene in modo naturale e questo rispetto rimane per sempre, anche se le porte girevoli di una squadra di calcio lo portano ad uscire dal gruppo per entrare in un altro.

Queste persone sono travi portanti per il gruppo, per l’allenatore e per la società e solo chi vive nel quotidiano la squadra lo avverte con immediatezza, senza neanche il bisogno di renderlo pubblico. Astori era uno di queste persone , un esempio per tutti coloro che inseguono un risultato di squadra attraverso l’equilibrio, la sensibilità verso i compagni, che significa spronarli o consolarli a seconda della situazione, la presenza costante sulla quale poter sempre contare.

Per questo la sua prematura ed incredibile scomparsa ci ha colpito in modo da lasciarci senza fiato e con un groppo in gola che non se ne vuole andare e che, ogni volta che pensiamo anche alla sua famiglia, ed alla sua bimba di due anni in particolare, ci fa versare tante sincere lacrime.

Poi ci sarebbe anche da dire qualcosa su come Firenze tutta ha reagito a questa tragedia, unendosi in un abbraccio universale, ma chi e’ fiorentino, tifoso viola in particolare sa che la Fiorentina e tutti i suoi componenti, in qualsiasi momento della sua storia, sono  un  qualcosa di nostro, come se fossero  membri aggiunti della famiglia. Firenze sa essere straordinaria nei momenti difficili, sa unirsi come nessun’altra città al mondo, e potrà sicuramente aiutare chi in qeesto momento ne ha veramente bisogno.

Ciao Davide, ciao Capitano ci hai indicato la via con il tuo  modo di essere,  nel nostro piccolo cercheremo di onorarti  seguendo il tuo esempio.

Vieusseux Calcio

Lascia un Commento