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Archivio di maggio 2020

PostHeaderIcon il sogno: riaprire quel cancello

09.05.20 – 12:30

In 35 anni niente e nessuno ci aveva mai fermati, ma prima o poi ripartiremo e riapriremo quel cancello, oggi, tristemente chiuso.

Avanti Vieusseux


PostHeaderIcon Top squadre a confronto

07.05.2020 . 13:00

Terminati i vari sondaggi per determinare, attraverso il voto dei giocatori nuovi e vecchi, i tecnici, i supporters, gli amici, le formazioni giudicate migliori dei vari periodi Vieusseux.

Dopo la scelta della squadra TOP 11 DEI 35 ANNI DI ATTIVITA’ (1985/2020)  pubblicata in precedenza e che potete trovare nella pagina apposita di questo sito, sono satte votate le due squadre relative a due periodi storici diversi:

periodo 1985/2001 e periodo 2010/2020 che rappresentano al meglio la storia del Vieusseux essendo stato il primo decennio del secolo, diciamo, un po’ ibrido anche se  comunque importante.

Ecco i risultati definitivi con breve commento tecnico:

Portiere:

Alessandro Venturini , assume il ruolo di portiere nel 1998, dopo una precedente carriera da attaccante, e pur non avendo propriamente le cd basi, risulterà il portiere piu’ vincente nella storia del Vieusseux con le vittorie dei campionati di A2 e finale provinciale 1999, di  A1 nel 2000, e 4° posto nel 2001 con importanti risultati anche nei Regionali.

Luca Caputo, tra i portieri di lungo corso (14 anni con 400 presenze). sicuramente il piu’ dotato tecnicamente che ha sopperito con la sua esplosività ad una statura non eccezionale. Una sicurezza tra i pali, bravo anche con i piedi, nella Top 11 sia del 2011 che del 2020 e questo dice tutto.

Terzini

Massimo Lotti una roccia, definito pilastro della difesa, qualità fisiche fuori dalla norma, grande volontà e cattiveria agonistica, tanto che tutti gli avversari piu’ temibili erano affidate alle sue cure e spesso non terminavano le partite. Capace anche di fare gol molto belli sia in area che dalla distanza.

Roberto Venturini bravo sia in fase difensiva che come fluidificante, una delle colonne portanti anche dal punto di vista dello spogliatoio della  splendida squadra  a cavallo del secolo. Chiamato il secco per la sua struttura longilinea, sapeva farsi rispettare anche sul lato fisico. Compagno di viaggio del Mister nella famosa passeggiata da Tavarnuzze, fatta per scommessa,  dopo la vittoria sul Circolino che dette il via alla conquista dello scudetto del 2000.

Nicola Pasquale da un punto di vista fisico e temperamentale molto simile al suo alter ego Lotti. Essere marcato da lui era una condanna ed inoltre e’ sempre stato dotato di una grossa personalità, che gli ha garantito il rispetto  e la considerazione dei compagni. La sua carriere e’ stata purtroppo limitata dagli infortuni , anche a causa di un fisico piuttosto pesante, un solo neo, non aver trovato la via del gol in quasi 200 presenze.

Nando Foresta a dispetto della sua carriera, piuttosto breve , potenzialmente il piu’ forte esterno (destro anche se schierato a sinistra) visto nel Vieusseux. Praticamente forte in tutti i fondamentali, difendeva ed attaccava indifferentemente con ottimi risultati, trovando anche spesso la via del gol. Agonisticamente fortissimo anche se non cattivo.

Centrali difensivi

Stefano Rausse (ragno) un rullo compressore in fatto di regolarità; oltre 530 presenze senza mai scendere sotto la sufficienza , nasce centravanti, ma il Mister lo imposta dopo poco come stopper e lui con volontà incredibile migliora costantemente i suoi fondamentali. Gli affidavi un compito e lui lo eseguiva, gli attaccanti se lo sognavano anche la notte dopo la gara. Mai una polemica in campo e fuori, il suo silenzio intimoriva, non perdeva mi le staffe salvo quella volta che a Lucca (o giu’ di li’)  mise in fuga un gruppo di incauti gobbi ,che festeggiavano lo scudetto della Juventus fuori dal campo prendendo in giro le nostre donne, inseguendoli con una panchina sulle braccia, immenso.

Alessandro Geremei detto l’avvocato. Arrivato giovanissimo al Vieusseux, anhe per lui si puo’ dire che purtroppo la carriera e’ stata troppo breve. A vederlo pareva tutto meno che un giocatore di calcio, esile, anche un po’ claudicante, ma dotato di una classe cristallina, quasi mai rivista nel Vieusseux; tempismo e senso della posizione erano i suoi punti di forza e dai suoi piedi partivano sempre le azioni della squadra con passaggi e lanci perfetti e mai banali. Anche lui campione nel 2000 dove si alternava nel ruolo con un altro grande come Claudio Zangarelli.

Tommaso Dafichi senza mancare di rispetto a nessuno, sicuramente il difensore puro piu’ completo che abbia mai avuto il Vieusseux. Con alle spalle tutta la trafila nel calcio giovanile e poi in categoria, puo’ mettere in campo , oltre alla sua fisicità, anche indubbie doti tecniche, temperamentali e di tempismo che lo rendono una sicurezza . Ha perso due anni su cinque per infortunio, ma ha saputo riprendersi in entrambi i casi.

Marco Righi  anche lui ha conquistato il posto nella Top 11 generale, sopravanzando nelle preferenze, fior di difensori nella storia 35ennale del Vieusseux. Vero giocatore di calcio , in campo, dive fornisce sempre prove individuali intorno al 7 , ma sa essere di appoggio ai compagni di reparto che , a loro volta, traggono vantaggio dall’averlo a fianco. Dotato di temperamento, ma anche di personalità che esplica spesso nei modi e nei momenti giusti  nei confronti della squadra, usando toni e parole decise , ma mai fuori luogo. Molto bravo anche negli inserimenti sulle palle da fermo

Centrocampisti

Fabio Stellini il CAPITANO, la storia del Vieusseux dei primi 20 anni come giocatore e successivamente come vice allenatore e team manager. I due anni passati insieme al Mister al San Felice gli hanno tolto colpevolmente parte della considerazione per via del nuovo gruppo che si era formato e questo e’ stato un vero peccato, perche’ nessuno come lui ha interpretato la vera anima del Vieusseux. Fabio si e’ guadagnato il rispetto sul campo per le sue doti di combattente indomito, grinta, corsa, inserimenti e gol, coraggio nel giocare anche con le “stampelle” se possibile e la presenza costante  nella buona e nella cattiva sorte; fondamentale nel cementare lo spogliatoio e nel fare da tramite con il Mister.  Nonostante abbia smesso nel 2003 vanta ancora il record di presenze assoluto alla data odierna (563). Punto fisso in ogni squadra del Vieusseux di sempre.

Stefano Barsanti tra i giocatori piu’ tecnici del centrocampo, bravo nell’impostare il gioco, ma ancor di piu’ nel rifinire ed andare lui stesso in gol con inserimenti ficcanti. Ragazzo dal carattere forte, ha dovuto superare gravi infortuni, sempre pacato e dotato di intelligenza calcistica sopra la media. Anche lui ha portato al Vieusseux un bagaglio tecnico importante maturato nei molti anni giocati nelle giovanili a Rifredi dove il padre era uno storico allenatore.

Luciano Bazzoli elemento tra quelli che permise il salto di qualità alla squadra per aggiudicarsi campionati e Trofei. Giocatore poliedrico, capace di ricoprire vari ruoli importanti con rendimento altissimo. Poteva giocare indifferentemente da libero, mediano o centrocampista; dinamico, pugnace , con grande personalità che faceva leva sui compagni e gli garantiva fiducia e ammirazione. Bravo anche in zona gol, era soprannominato “fichini” per la tendenza a drammatizzare gli scontri e gli infortuni, ma spesso giocava di astuzia….

Federico Suriano molte delle sue caratteristiche ricalcano quelle del sopracitato Barsanti. Tecnica raffinata, indubbia intelligenza calcistica che lo hanno portato a rendersi protagonista nei suoi primi anni al Vieusseux come attaccante esterno atipico, capace di sfornare assist e gol, per poi adattarsi a centrocampista quando, con gli anni, la rapidità iniziava a calare. Ragazzo benvoluto nello spogliatoio, apprezzato anche per la sua disponibilità ed i suoi modi educati e gentili; qualche infortunio di troppo ne ha un po’ limitato le presenze.

Pietro Maccioni giocatore e ragazzo delizioso, tecnica sopra la media, ha giocato trequartista, seconda punta e anche mezzala sempre con rendimento altissimo impreziosito da tocchi di classe a volte impensabili. Sicuramente piu’ prolifico come uomo assist che come goleador, stupiva per la naturalezza con cui giocava, ma non gli mancava neppure la grinta ed il coraggio. La rottura del crociato ha posto termine alla sua avventura, prima di trasferirsi in Irlanda, ma l’infortunio accadde dopo una ubriacante serpentina che aveva sbaragliato mezza squadra del San Miniato.

Trimboli Domenico croce e delizia come tutti i grandi giocatori. Altro elemento eclettico che, nei 16 anni di militanza Vieusseux ha ricoperto piu’ ruoli, partendo da laterale per poi affermarsi come centrocampista centrale e libero. Apprezzato per le sue doti tecniche sia dai compagni che dagli avversari, combattivo e polemico al tempo stesso, in parole povere meglio averlo in squadra che contro. Sa di essere bravo e non lo nasconde, tiene sempre sulla corda i compagni con richiami alla “Dunga”. Se sta bene, e questo e’ stato il suo tallone dii Achille…la somatizzazione degli infortuni, e’ elemento imprescindibile nella formazione titolare da anni ,non avendo un alter ego con le sue caratteristiche che garantiscono equilibrio e forza al gioco. Dotato anche di ottimo tiro dalla distanza e freddezza nel calciare i rigori.

Seconde punte / trequartisti

Riccardo Filippini se per Trimboli si e’ parlato di croce e delizia per “Pippo” la cosa va elevata a livello esponenziale. Tecnicamente eccellente, capace di tutto da centrocampo in avanti, tanto che, pur non essendo una prima punta e’ il terzo goleador nella storia del Vieusseux con oltre 120 reti, ma quello che piu’ risaltava erano le sue giocate funamboliche, le punizioni, le serpentine, le giocare mai banali. Giocatore fuori dagli schemi, non inquadrabile in un ruolo preciso, spesso non gestibile, ironico , a volte sprezzante con i diretti  avversari umiliati sul campo. Genio e sregolatezza. Simpatia a go go.

Jonathan Gallori con Giongi si sale ancora di livello per quanto riguarda l’aspetto tecnico. Era il classico 9 1/2 – 10, classe da vendere, accompagnate anche da ottime doti atletiche. Giocatore alla “Antognoni” sempre con la testa alta, progressione incontenibile, bravo nel dribbling, negli assist ed anche in fase realizzativa, si integrava alla perfezione con il Mek formando una delle coppie offensive in assoluto piu’ forti mai viste. Di sicuro , se ne avesse avuto la voglia, poteva raggiungere ottimi risultati nel calcio dilettantistico. Carattere non facilissimo, ma assolutamente rispettoso delle regole della squadra e sempre presente, ha dovuto smettere troppo presto per problemi fisici.

Valentino Gaudiello al suo arrivo non aveva propriamente impressionato, il ragazzo “giramondo” faceva intravedere buone doti di corsa , ma non si riusciva ad inquadrarlo in un ruolo specifico. Poi una crescita costante ed un inserimento negli schemi di attacco sempre piu’ evidente , tanto da diventare titolare inamovibile. Oltre al suo carattere che lo aveva reso simpatico a tutto il gruppo, in campo brillava per generosità, non si risparmiava mai, la sua corsa era inarrestabile ed era anche accompagnata da giocate importanti sopratutto considerando la velocità di esecuzione con cui venivano fatte. Era una chiave per scardinare le difese, sapeva andare in gol ed aprire spazi per i compagni. Purtroppo la sua natura di non mettere radici in un posto per lunghi periodi lo hanno portato lontano da Firenze, privando la squadra di un elemento in netto crescendo e di cui ancora non si conoscevano i reali limiti.

Simone Quattrocchi molti dicono che sia un pupillo del Mister, addirittura che la sua foto si trovi sul suo comodino. Bando alle leggende metropolitane, Simone , con passato nelle giovanili del Rifredi da centrocampista  , si presenta al Vieusseux come seconda punta, ideale per far coppia con un centravanti di potenza come del resto e’ stato con il bomber  Liperoti al quale ha offerto assist ed aperto spazi pur senza rinunciare lui stesso ad andare in gol. Ha pero’ anche dimostrato di poter giocare un tridente leggero senza l’ausilio di un prima punta vera e propria e nelle occasioni in cui questo e’ accaduto (con i vari Gaudiello, Galletti, Barberi) si e’ assistito a gare pirotecniche con gli avversari privati di veri e propri punti di riferimento ed infilati da tutte le parti. Dotato di determinazione e grande forza di volontà che lo hanno fatto riemergere in tempi brevi dalla rottura del crociato (secondo in carriera) ed un’operazione al menisco. Unico neo, un anno di volontario esilio a Roma, in altra squadra per scelta di vita personale….poi il ritorno alla base.

Centravanti

Andrea Mechini MEK7, in rapporto alle presenze (230 di cui una ventina da portiere in 5 anni o poco piu’) mai nessuno piu’ decisivo di lui, tanto che la media gol e’ pari ad 1, ovvero pazzesca. Arriva alla fine della stagione 1998 con alle spalle un passato da portiere professionista, ma vuole giocare da attaccante. Nella prima partita il Mister lo tiene in panchina per utilizzarlo nella ripresa dove realizza una tripletta ed inizia la sua storia da bomber. Quello era un Vieusseux da ricostruire nel morale e nei risultati dopo un’annata devastante culminata con la retrocessione in A2. Il suo arrivo trascino’ anche altri importanti giocatori come Bazzoli, Zangarelli ed il rientro di Gallori ed arrivarono vittorie a raffica. al di la’ delle sue dori tecniche e della sua fisicità straripante, ha vissuto il Vieusseux da trascinatore in campo e fuori, temuto ed invidiato da tutti, sapeva far gol in ogni modo, dentro l’area o da fuori, di potenza o di precisione; sempre presente in un gruppo che  si frequentava (con relative compagne e mogli….) anche fuori dal campo. Ragazzo che anteponeva la squadra alla sua persona, generoso e che non ostentava mai le sue enormi qualità e questo ne faceva un leader molto amato. Dietro la sua immagine pubblica si nascondeva comunque un carattere  sensibile e a volte complicato, memorabili le riunioni carbonare alla Guerrina per recuperarlo nei momenti di  crisi che precedettero il suo trasferimento, causa matrimonio, a Montefiridolfi. Personalmente ho un rimpianto, dopo averlo riportato al Vieusseux nel 2006  avrei dovuto trovare ol modo di farlo  coesistere con l’altro bomber , l’astro nascente Liperoti , magari sacrificando qualcun’altro, ma avevo le mani legate nel rientrare in un gruppo  che aveva appena riconquistato la A1. Ma il rimpianto di non aver potuto (o dovuto)  trovare la soluzione per far  giocare assieme il Messi ed il Ronaldo di quei tempi , rimane,  ed il Mek torno’ a fare gol a Monte…..

Gaetano Liperoti si puo’ iniziare affermando: mai nessuno come lui, e non SOLO nel Viersseux, ma probabilmente nella storia dell’Aics, i suoi numeri ad oggi parlano di 540 presenze  e 470 reti, che, nonostante le 42 primavere, possono ancora incrementarsi. Arriva a fine 2003, assieme ad altri suoi amici e conterranei calabresi, si adatta immediatamente. Esplode l’anno successivo , conquistando promozione e titolo di capocannoniere del campionato (che replicherà piu’ volte in seguito); animale da gol con regolarità sconcertante anno dopo anno, dalle caratteristiche molto diverse rispetto al Mek, meno portato a svariare ed a fare leva sull’avversario, Gae e’ sempre stato implacabile dentro l’area di rigore facendosi trovare sempre al posto giusto nel momento giusto ed avrebbe anche potuto realizzare di piu’ per il suo innato fiuto da goleador; abbinava anche la capacità di inventare gol dal niente oppure al termine di progressioni inarrestabili, una volta lanciato negli spazi verso la porta. Caratteristiche da rapace d’area confermate anche dalle non molte reti su conclusioni da lontano e senza tirare punizioni. Animato da grande volontà e autostima tanto da chiedere sempre palla in ogni situazione per andare a far guerra da solo contro tutta la difesa avversaria. Pur essendo ben conosciuto e temuto, sottoposto a cure e marcature particolari, difficilmente gli si impediva di andare a rete. Sempre in coppia con  il suo compare . nonche’ amico-nemico, Trimboli. con il quale si becchetta in continuazione sulla presunta supeiorità dell’uno sull’altro. Sempre presente, in grado di giocare anche in non perfette condizioni fisiche ed attento alla programmazione degli impegni per non saltare mai le partite , e’ stimato e rispettato dalla squadra , della quale e’ ormai capitano da diversi anni.

Riepilogando:

1985/2001

1.venturini a.

2..lotti m.

3.venturini r.

4.stellini f.

5.rausse s.

6.geremei a.

7.mechini a,

8.barsanti s.

9.filippini r.

10.gallori j.

11.bazzoli l.

2012/2020

1.caputo l.

2.pasquale n.

3.foresta n.

4.suriano f.

5.dafichi t.

6.righi m.

7.gaudiello v.

8.trimboli d.

9.liperoti g.

10.maccioni p.

11.quattrocchi s.

A.D.VIEUSSEUX CALCIO FIRENZE