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PostHeaderIcon tutti i moduli del mister: 1a puntata 1986/1988 il 4 4 2

24.12.21 – 11:30

1986 – 1989 il  ” 4 4  2 “

La prima puntata di questo percorso a ritroso nel rivisitare tutti i moduli ed il modo di giocare del Vieusseux, parte dal 1986, anno in cui la guida tecnica della squadra fu affidata a Mauro Benedetti dopo i primo due anni nei quali erano stati disputati alcuni tornei ( a 7 a San Marco vecchio ed il Torneo Antognoni al Viale Malta) e dopo il primo campionato Aics con il Mister Paolo Crescioli ed una rosa, diciamo, eterogenea.

Il 1986 puo’, quindi,  essere considerato il primo anno del gruppo storicoquasi interamente  proveniente dal Viola Club Vieusseux , depurato da innesti esterni. Per capire come erano diversi i tempi rispetto alle squadre di oggi, praticamente formate da tutti elementi con trascorsi in categorie FIGC, a quel tempo, nella rosa del Vieusseux solo in pochissimi avevano avuto esperienze di quel tipo o nel settore giovanile; tanto per ricordarli: il Mister aveva giocato in a cat. sino al 1980, Sandro Marsicola neli juniores della Liberi e Forti, Fabio Stellini nel NAGC (nucleo addestramento giovani calciatori) della Fiorentina, Marzio Bianchini negli juniores della Liberi e Forti ed un anno alla Cattolica Virtus ma da portiere, Valdemaro Rosi sicuramente aveva giocato, ma non ricordiamo dove; per il resto tutti gli altri erano ragazzi che avevano giocato con gli amici, in quei torneini infiniti che si giocavano allora ovunque ci fosse un campetto di calcio con due porte o uno spazio di erba o di terra dove fare le porte con le borse o con i giacconi.

Il Mister, ex portiere, aveva avuto molti allenatori nella sua carriera, ma quello che gli aveva trasmesso maggiormente certe nozioni tecniche e nella gestione del  gruppo  era stato Mister Piero Bruscoli al tempo degli  under 21 della Liberi e Forti, ed a lui restera’ per sempre riconoscente per quanto e’ riuscito a mettere in pratica da allora.

All’epoca i ruoli in campo erano ben definiti, si seguiva la numerazione classica dall’ 1 all’ 11 (cosa che ancora oggi accade nel Vieusseux a dispetto delle squadre che giocano con i nuneri della tombola sulle spalle).Il modulo piu’ semplice da applicare per un novizio, con i giocatori che aveva  disposizione era sicuramente il 4 4 2. Oggi questo modulo viene ancora applicato , ma in modo molto diverso da allora a partire dalla linea difensiva o dai terzini che ora fungono da ali aggiunte.

La formazione base era formata da:

Teodorosi Stefano – portiere rimasto super titolare dopo il ritiro del Mister;

Lazzeri Andrea – terzino destro marcatore (capitano)

Pratesi Roberto - terzino sinistro fluidificante

Stellini Fabio – mediano cursore ed incursore

Rausse Stefano – stopper implacabile sull’uomo

Chiti Simone / Rosi Valdemaro - libero vecchio stampo che giocava staccato

Marsicola Sandro / Lapi Manlio - mezzala di regia

Anzidei Sandro/Crescioli Raffaello – ala tornante

Bianchini Marzio – centravanti

Gabbrielli Stefano – seconda punta

La rosa non era molto ampia e ne facevano parte anche Cirmi Salvatore (tornante), Manuelli Enrico (punta),  Soletti Luca (esterno).

In definitiva la squadra giocava con due marcatori fissi sulle punte avversarie, un libero pronto a  chiudere, un terzino sinistro che attaccava, due centrocampisti di cui uno in copertura e l’altra di costruzione, un’ala tornante che dava molto mano a centrocampo, ma era pronta ad inserirsi e due punte di ruolo, una piu’ forte fisicamente e l’altra piu’ rapida. La squadra copriva bene tutte le zone del campo senza mai rinunciare al gioco (che resterà negli anni una prerogativa del Vieusseux), sopperendo ad alcune lacune tecniche individuali con una applicazione ed una compattezza di gruppo eccellente ed,  alla fine, riusciva sempre a disputare buoni campionati di centroclassifica.

Va tenuto inoltre conto che alcune regole, all’epoca, erano diverse; ad esempio il portiere poteva raccogliere con le mani i passaggi dei compagni, la vittoria valeva 2 punti, quindi anche il pareggio era un risultato importante, le sostituzioni erano solo  3, il recupero era a “sorpresa” in quanto il DG non lo segnalava, ma decideva a sua discrezione.

Solo successivamente la rosa fu integrata da nuovi innesti, come Rialti impiegato da libero o centrocampista o centrocampista, Barsanti nel ruolo di trequartista o esterno, Filippini estroso giocatore capace di ricoprire tutti i ruoli avanzati, Bellini roccioso mediano, Garamanti caracollante esterno destro , Fiesoli  e Tortelli centrocampisti, Lotti  difensore molto forte fisicamente.

La rosa della squadra si allargo’ numericamente e qualitativamente e, nella prossima puntata andremo a trattare il modulo applicato a cavallo degli anni ’90.

Fine 1a puntata

I



Un Commento a “tutti i moduli del mister: 1a puntata 1986/1988 il 4 4 2”

  • Enrico Manuelli scrive:

    È molto bello ripercorrere le tattiche e vederne l’evoluzione. Prima e dopo le regole cambiate sul passaggio di piede al portiere e il fuorigioco che meriterebbero di essere spiegate alle nuove generazioni.
    È molto bello aver potuto giocare con le vecchie regole e le nuove regole (non ricordo l’anno) e chi non si allenava abbastanza o non aveva abbastanza “corsa” si è dovuto reinventare. Da adolescente 12-15 anni ho giocato alla Cattolica Virtus come centravanto o Ala destra: si aspettava la palla al limite del vecchio fuorigioco e ci si lanciava a rete, a volte, se si subiva molto, le ali e i centravanti erano inoperosi e rientravano solo sui calci d’angolo, rigori o punizioni… impensabile oggi!

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